Intervento Snoq Napoli all'incontro nazionale dei comitati, Roma 18-3-2012


In questi ultimi mesi abbiamo partecipato e condiviso molti punti del dibattito  tra Comitati locali e Comitato Promotore sulla necessità di una nuova relazione tra noi.
Come Comitato sentiamo forte il bisogno che l’incontro di oggi  non si esaurisca solo nel confronto per la riorganizzazione di SNOQ, ma che rappresenti l’opportunità per iniziare a chiarire la nuova forma identitaria che il movimento si appresta ad assumere.
Per noi l’incisività e la novità di SNOQ è nella tensione verso una trasformazione culturale che segni profondamente il cambiamento dei modelli nell’economia, nel lavoro, nei rapporti relazionali, puntando a una diversa qualità della vita del nostro Paese.
L’autonomia di Snoq trova ragione nella sue  stessa identità ma anche nelle  forme partecipative che sarà capace di articolare. Dal momento che Snoq definisce la propria soggettività politica nella trasformazione profonda delle forme culturali, normative e sociali della discriminazione di genere, potrà  progettare la propria azione unicamente in un contesto di definizione continua ed 
allargata  dei significati e delle forme dell’agire. Per noi sono queste le condizioni di coerenza con la propria identità: la partecipazione concreta e diretta delle pluralità che fin qui hanno animato Snoq.
Sentiamo quindi con forza il bisogno che Snoq dia un maggiore spessore e significato ai suoi temi fondanti, approfondendone i contenuti ed esprimendo la  loro valenza culturale e politica di cambiamento.
Saranno il chiarimento dei contenuti e la co-definizione delle forme di rappresentanza nazionale il banco di prova della difficile pratica della trasversalità, da noi interpretata come  costruzione interna di consenso sugli obiettivi politici fondanti  e  coesistenza delle pluralità espressive per la  loro realizzazione.
Il momento storico del Movimento e la crescita dei comitati locali richiedono oggi più che mai una coraggiosa evoluzione verso una nuova governance: condividere i processi decisionali raccogliendo le istanze territoriali quale linfa per l’elaborazione delle linee nazionali. Come?
L’esperienza delle pratiche di democrazia partecipata nel laboratorio politico della nostra città, NAPOLI, la prima ad avere un assessorato ai Beni Comuni, al quale abbiamo ricordato che “i saperi delle donne” sono un Bene Comune, ci  fanno dire che per noi SNOQ è un Bene Comune, un patrimonio da vivere, da tutelare. E’ solo attraverso una democrazia partecipata che si rafforza il senso di appartenenza
ed il vantaggio collettivo.
Quindi insieme vorremmo discutere e costruire la strategia politica e una nuova forma organizzativa di Snoq, che preveda in tempi concordati:
• rappresentanza e partecipazione del Coordinamento dei Comitati Locali al dibattito politico interno,  con ruolo propositivo e decisionale, anche secondo forme consultive vincolanti
• una nuova forma di comunicazione interna che garantisca, nella trasparenza,
accesso alla partecipazione con il diritto all'informazione preventiva dei Comitati territoriali sulle eventuali decisioni di competenza del Comitato Nazionale 
• la pianificazione di strategie operative con programmazione di linee attuative condivise e partecipate su tutto il territorio nazionale
Chiediamo anche che si individuino regole condivise basate sulla trasparenza, su un metodo di  rotazione negli incarichi, su un codice etico.

Pensiamo anche alla possibilità di una centralità territoriale che sia sede delle forme di coordinamento che verranno. Per quanto riguarda la  difficile esplicitazione concettuale di Snoq autonomo soggetto politico non partitico, vogliamo per ora esprimere un posizionamento di carattere generale attraverso due proposte, che possono avere un senso in previsione nelle imminenti elezioni amministrative:

1. la prima: definire griglie concettuali  più strette  o, se volete, definire alcuni  prerequisiti di adesione a SNOQ al fine di  evitare che il Movimento possa venire usato come “passepartout” da chiunque. Infatti abbiamo a cuore la protezione di questo percorso dalle inevitabili forme di  appropriazione delle nostre priorità;
2. la seconda: per i casi in cui  le componenti dei Comitati Locali o del Comitato Promotore saranno candidate alle prossime elezioni e saranno elette, chiediamo la sospensione dalle loro funzioni  rappresentative in Snoq e che Se Non Ora Quando? non venga utilizzato mai né come logo né come immagine.
Questa è, per noi, regola fondante del Codice Etico.

Il Comitato Se Non Ora Quando Napoli:
Ines Barone, Antonella Bozzaotra, Giuliana Cacciapuoti, Rossana Casalegno, Rossana Ciambelli, Eliana Esposito, Maria Esposito Sacco, Dora Hasson, Marisa Montenigro, Ambretta Occhiuzzi, Anna Pastinese,Tina Quarto, Lucia Sarno, Ornella Tozzi

il documento è la sintesi dei contributi di tutte le aderenti al Comitato

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