In
questi ultimi mesi abbiamo partecipato e condiviso molti punti del
dibattito tra Comitati locali e Comitato
Promotore sulla necessità di una nuova relazione tra noi.
Come
Comitato sentiamo forte il bisogno che l’incontro di oggi non si
esaurisca solo nel confronto per la riorganizzazione di SNOQ, ma che
rappresenti l’opportunità per iniziare a chiarire la nuova forma identitaria
che il movimento si appresta ad assumere.
Per
noi l’incisività e la novità di SNOQ è nella tensione verso una
trasformazione culturale che segni profondamente il cambiamento dei modelli
nell’economia, nel lavoro, nei rapporti relazionali, puntando a una diversa
qualità della vita del nostro Paese.
L’autonomia
di Snoq trova ragione nella sue stessa identità ma anche nelle
forme partecipative che sarà capace di articolare. Dal momento che Snoq
definisce la propria soggettività politica nella trasformazione profonda delle
forme culturali, normative e sociali della discriminazione di genere, potrà
progettare la propria azione unicamente in un contesto di definizione
continua ed
allargata
dei significati e delle forme dell’agire. Per noi sono queste le
condizioni di coerenza con la propria identità: la partecipazione concreta e
diretta delle pluralità che fin qui hanno animato Snoq.
Sentiamo
quindi con forza il bisogno che Snoq dia un maggiore spessore e significato ai
suoi temi fondanti, approfondendone i contenuti ed esprimendo la loro
valenza culturale e politica di cambiamento.
Saranno
il chiarimento dei contenuti e la co-definizione delle forme di rappresentanza
nazionale il banco di prova della difficile pratica della trasversalità, da
noi interpretata come costruzione interna di consenso sugli obiettivi
politici fondanti e coesistenza delle pluralità espressive per la
loro realizzazione.
Il
momento storico del Movimento e la crescita dei comitati locali richiedono oggi più
che mai una coraggiosa evoluzione verso una nuova governance:
condividere i processi decisionali raccogliendo le istanze territoriali quale
linfa per l’elaborazione delle linee nazionali. Come?
L’esperienza
delle pratiche di democrazia partecipata nel laboratorio politico della nostra
città, NAPOLI, la prima ad avere un assessorato ai Beni Comuni, al
quale abbiamo ricordato che “i saperi delle donne” sono un Bene Comune,
ci fanno dire che per noi SNOQ è un Bene Comune, un patrimonio da
vivere, da tutelare. E’ solo attraverso una democrazia partecipata che si
rafforza il senso di appartenenza
ed
il vantaggio collettivo.
Quindi
insieme vorremmo discutere e costruire la strategia politica e una nuova forma
organizzativa di Snoq, che preveda in tempi concordati:
• rappresentanza
e partecipazione del Coordinamento dei Comitati Locali al dibattito
politico interno, con ruolo propositivo e decisionale, anche secondo forme consultive vincolanti
• una
nuova forma di comunicazione interna che garantisca, nella trasparenza,
accesso
alla partecipazione con il diritto all'informazione
preventiva dei Comitati territoriali sulle eventuali decisioni di competenza
del Comitato Nazionale
• la pianificazione
di strategie operative con programmazione di linee attuative condivise e
partecipate su tutto il territorio nazionale
Chiediamo
anche che si individuino regole condivise basate sulla trasparenza, su un metodo di rotazione negli
incarichi, su un codice etico.
Pensiamo
anche alla possibilità di una centralità territoriale che sia sede delle
forme di coordinamento che verranno. Per
quanto riguarda la difficile esplicitazione concettuale di Snoq
autonomo soggetto politico non partitico, vogliamo per ora esprimere un posizionamento di carattere generale
attraverso due proposte, che possono avere un senso in previsione nelle
imminenti elezioni amministrative:
1. la
prima:
definire griglie concettuali più strette o, se
volete, definire alcuni prerequisiti di adesione a SNOQ al fine di
evitare che il Movimento possa venire usato come “passepartout” da
chiunque. Infatti abbiamo a cuore la protezione di questo percorso dalle
inevitabili forme di appropriazione
delle nostre priorità;
2. la
seconda: per i casi in cui le componenti dei Comitati Locali o del Comitato
Promotore saranno candidate alle prossime elezioni e saranno elette,
chiediamo la sospensione dalle loro funzioni
rappresentative in Snoq e che Se Non Ora Quando? non venga utilizzato mai
né come logo né come immagine.
Questa è, per noi, regola fondante del Codice
Etico.
Il
Comitato Se Non Ora Quando Napoli:
Ines
Barone, Antonella Bozzaotra, Giuliana Cacciapuoti, Rossana Casalegno, Rossana
Ciambelli, Eliana Esposito, Maria Esposito Sacco, Dora Hasson, Marisa Montenigro,
Ambretta Occhiuzzi, Anna Pastinese,Tina Quarto, Lucia Sarno, Ornella Tozzi
il
documento è la sintesi dei contributi di tutte le aderenti al Comitato
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