venerdì 27 aprile 2012

MAI PIU’ SENZA DI NOI! Rappresentanza, Democrazia Paritaria, Buona Politica Se Non Ora Quando- Milano 14 Aprile


MAI PIU’ SENZA DI NOI!
Rappresentanza, Democrazia Paritaria, Buona Politica

DOCUMENTO CONCLUSIVO ASSEMBLEA NAZIONALE SNOQ SABATO 14 APRILE,  MILANO, PALAZZO REALE
Sui temi della rappresentanza, della democrazia paritaria e partecipata è necessario avviare una nuova fase nella politica del Paese.
Dopo la grande ondata del 13 febbraio e l’esperienza delle giunte 50e50 che da quel movimento sono nate, oggi è più che mai importante che le donne impongano a questa politica, ancora una volta travolta dagli scandali e segnata dalla propria incapacità di dare una prospettiva al Paese, di rimettere in discussione i vecchi equilibri nella gestione del potere. Noi non pensiamo che le forze politiche siano tutte uguali, né crediamo che il sistema democratico possa farne a meno, però pretendiamo un rinnovamento profondo della politica e delle classi dirigenti, che si declini in primo luogo nel riequilibrio di genere delle rappresentanze, con un’attenzione particolare anche a quello generazionale. Non partiamo da zero: in questi mesi i movimenti delle donne hanno elaborato proposte e riflessioni che hanno trovato una sintesi positiva nell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia Paritaria promosso da alcune associazioni tra le quali Snoq.
L’assemblea ha condiviso alcuni punti sul tema della rappresentanza:
1) LA POLITICA CI PIACE! – l’antipolitica non ci appartiene. Piuttosto vogliamo essere protagoniste della nuova stagione politica che si sta aprendo, partecipando attivamente ad un processo di cambiamento necessario e assumendo responsabilità dirette, insieme agli uomini, nella ridefinizione di un quadro di regole, prassi e contenuti che appare sempre più inadeguato.
2) CAMBIAMENTO A TUTTI I LIVELLI! – Chiediamo che si proceda ad una riqualificazione delle istituzioni della politica a tutti i livelli, dal Parlamento agli Enti Locali.
3) 50E50! Il 50e50 non è una concessione, ma un principio che apre la strada al passaggio da una democrazia dimezzata a una democrazia compiuta.
Entra a questo punto in gioco il problema dell’accesso alla politica per realizzare il 50e50 in ogni luogo in cui si decide, che è l’obiettivo delle donne di Snoq. Crediamo che, in vista delle prossime elezioni politiche, sia necessaria la riforma dell’attuale legge per l’elezione del Parlamento Italiano, un tema posto peraltro anche dalla “lettera ai partiti” promossa da numerose cittadine sul web e sottoscritta da molti Snoq territoriali.
a)    in caso di riforma della legge elettorale, noi chiediamo che si preveda la possibilità del 50e50 ai blocchi di partenza. In un sistema di tipo proporzionale con lista bloccata, le liste elettorali dovranno essere paritarie e prevedere la stretta alternanza di candidati uomini e di candidate donne (con attenzione anche alla composizione della testa di lista). In un sistema di tipo maggioritario, chiediamo un meccanismo di individuazione dei collegi uninominali che garantisca un’equa rappresentanza di genere. Chiediamo che la legge contempli delle sanzioni, sino all’inammissibilità delle liste qualora non venissero rispettati questi criteri.
b)    Se si andrà invece a votare con il sistema attuale, le donne di Snoq avvieranno un’interlocuzione con tutti i partiti ai vari livelli, nazionale, provinciale, territoriale, per chiedere che ciascun partito costruisca le liste paritarie con stretta alternanza di genere. In questo caso, visto che il Porcellum non prevede sanzioni, la “pena” consisterà nell’indicazione di voto, che Snoq indirizzerà verso le liste “virtuose”, che abbiamo cioè recepito contenuti condivisi dai movimenti delle donne.
4) Guardiamo con preoccupazione alla proposta di legge sul riequilibrio delle rappresentanze nei consigli, nelle giunte degli enti locali, nei consigli regionali e nelle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni, cui stanno lavorando alcune e alcuni parlamentari: il testo unico, esaminato in Commissione e approdato in Aula il 26 marzo, non è soddisfacente nella misura in cui non applica principi cogenti di democrazia paritaria. Giudichiamo positivamente gli emendamenti al testo presentati dall’Accordo di Azione Comune, e siamo pronte a denunciare con forza ogni compromesso “al ribasso” in fase di discussione parlamentare, teso a svuotare di efficacia il provvedimento. Crediamo infine che le norme di garanzia sul riequilibrio di genere nelle assemblee elettive e negli organi di governo (locali e nazionali) non bastano se i partiti non si dotano di statuti e regolamenti che da subìto, a partire dalle prossime elezioni, garantiscano l’eleggibilità di donne e uomini alla pari.
5) Costruiremo dei “patti di genere” con le candidate, e poi con le elette, perché le agende politiche di rappresentanza generale contengano la declinazione di tutti i temi cari alle donne e al fine di sancire nuove alleanze tra donne del movimento, dei partiti e delle istituzioni.
6) Patti analoghi saranno stretti con le donne che operano nel campo dell’informazione, perché si dia visibilità ai temi sostenuti dalle candidate più vicine ai movimenti delle donne. In questo quadro generale, ben venga anche la costruzione di patti analoghi con uomini disponibili e responsabili.
7) Sosteniamo la riduzione, con relativa definizione di un tetto di spesa, per i costi delle campagne elettorali. Chiediamo che si proceda al più presto all’approvazione di una nuova legge sul finanziamento/rimborso ai partiti che contempli norme cogenti per la trasparenza nel loro utilizzo, nella loro rendicontazione, e forme di controllo effettive, stabili e autorevoli.
8) Chiediamo l’aumento dal 5% al 10% dell’attuale quota dei rimborsi elettorali destinata a iniziative volte ad accrescere la partecipazione attiva delle donne alla politica, investendo in particolare sulle nuove generazioni, oggi sottorappresentate nelle istituzioni.

http://www.senonoraquando.eu/
http://laretedellereti.blogspot.it/

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