MAI PIU’ SENZA DI NOI!
Rappresentanza, Democrazia Paritaria, Buona Politica
DOCUMENTO CONCLUSIVO ASSEMBLEA NAZIONALE SNOQ SABATO 14 APRILE, MILANO, PALAZZO REALE
Sui temi della rappresentanza, della
democrazia paritaria e partecipata è necessario avviare una nuova fase
nella politica del Paese.
Dopo la grande ondata del 13 febbraio e l’esperienza delle giunte
50e50 che da quel movimento sono nate, oggi è più che mai importante che
le donne impongano a questa politica, ancora una volta travolta dagli
scandali e segnata dalla propria incapacità di dare una prospettiva al
Paese, di rimettere in discussione i vecchi equilibri nella gestione del
potere. Noi non pensiamo che le forze politiche siano tutte uguali, né
crediamo che il sistema democratico possa farne a meno, però pretendiamo
un rinnovamento profondo della politica e delle classi dirigenti, che
si declini in primo luogo nel riequilibrio di genere delle
rappresentanze, con un’attenzione particolare anche a quello
generazionale. Non partiamo da zero: in questi mesi i movimenti delle
donne hanno elaborato proposte e riflessioni che hanno trovato una
sintesi positiva nell’Accordo di Azione Comune per la Democrazia
Paritaria promosso da alcune associazioni tra le quali Snoq.
L’assemblea ha condiviso alcuni punti sul tema della rappresentanza:
1) LA POLITICA CI PIACE! – l’antipolitica non ci appartiene.
Piuttosto vogliamo essere protagoniste della nuova stagione politica che
si sta aprendo, partecipando attivamente ad un processo di cambiamento
necessario e assumendo responsabilità dirette, insieme agli uomini,
nella ridefinizione di un quadro di regole, prassi e contenuti che appare sempre più inadeguato.
2) CAMBIAMENTO A TUTTI I LIVELLI! – Chiediamo che si proceda ad una
riqualificazione delle istituzioni della politica a tutti i livelli, dal
Parlamento agli Enti Locali.
3) 50E50! Il 50e50 non è una concessione, ma un principio che apre la
strada al passaggio da una democrazia dimezzata a una democrazia
compiuta.
Entra a questo punto in gioco il problema dell’accesso alla politica
per realizzare il 50e50 in ogni luogo in cui si decide, che è
l’obiettivo delle donne di Snoq. Crediamo che, in vista delle prossime
elezioni politiche, sia necessaria la riforma dell’attuale legge per
l’elezione del Parlamento Italiano, un tema posto peraltro
anche dalla “lettera ai partiti” promossa da numerose cittadine sul web e
sottoscritta da molti Snoq territoriali.
a) in caso di riforma della legge elettorale, noi chiediamo che si
preveda la possibilità del 50e50 ai blocchi di partenza. In un sistema
di tipo proporzionale con lista bloccata, le liste elettorali dovranno
essere paritarie e prevedere la stretta alternanza di candidati uomini e
di candidate donne (con attenzione anche alla composizione della testa
di lista). In un sistema di tipo maggioritario, chiediamo un meccanismo
di individuazione dei collegi uninominali che garantisca un’equa
rappresentanza di genere. Chiediamo che la legge contempli delle
sanzioni, sino all’inammissibilità delle liste qualora non venissero
rispettati questi criteri.
b) Se si andrà invece a votare con il sistema attuale, le donne di
Snoq avvieranno un’interlocuzione con tutti i partiti ai vari livelli,
nazionale, provinciale, territoriale, per chiedere che ciascun partito
costruisca le liste paritarie con stretta alternanza di genere. In
questo caso, visto che il Porcellum non prevede sanzioni, la “pena”
consisterà nell’indicazione di voto, che Snoq indirizzerà verso le liste
“virtuose”, che abbiamo cioè recepito contenuti condivisi dai movimenti
delle donne.
4) Guardiamo con preoccupazione alla proposta di legge sul
riequilibrio delle rappresentanze nei consigli, nelle giunte degli enti
locali, nei consigli regionali e nelle commissioni di concorso nelle
pubbliche amministrazioni, cui stanno lavorando alcune e alcuni
parlamentari: il testo unico, esaminato in Commissione e approdato in
Aula il 26 marzo, non è soddisfacente nella misura in cui non applica
principi cogenti di democrazia paritaria. Giudichiamo positivamente gli
emendamenti al testo presentati dall’Accordo di Azione Comune, e siamo
pronte a denunciare con forza ogni compromesso “al ribasso” in fase di
discussione parlamentare, teso a svuotare di efficacia il provvedimento.
Crediamo infine che le norme di garanzia sul riequilibrio di genere
nelle assemblee elettive e negli organi di governo (locali e nazionali)
non bastano se i partiti non si dotano di statuti e regolamenti che da
subìto, a partire dalle prossime elezioni, garantiscano l’eleggibilità
di donne e uomini alla pari.
5) Costruiremo dei “patti di genere” con le candidate, e poi con le
elette, perché le agende politiche di rappresentanza generale contengano
la declinazione di tutti i temi cari alle donne e al fine di sancire
nuove alleanze tra donne del movimento, dei partiti e delle istituzioni.
6) Patti analoghi saranno stretti con le donne che operano nel campo
dell’informazione, perché si dia visibilità ai temi sostenuti dalle
candidate più vicine ai movimenti delle donne. In questo quadro
generale, ben venga anche la costruzione di patti analoghi con uomini
disponibili e responsabili.
7) Sosteniamo la riduzione, con relativa definizione di un tetto di
spesa, per i costi delle campagne elettorali. Chiediamo che si proceda
al più presto all’approvazione di una nuova legge sul
finanziamento/rimborso ai partiti che contempli norme cogenti per la
trasparenza nel loro utilizzo, nella loro rendicontazione, e forme di
controllo effettive, stabili e autorevoli.
Chiediamo l’aumento dal 5% al 10% dell’attuale quota dei rimborsi
elettorali destinata a iniziative volte ad accrescere la partecipazione
attiva delle donne alla politica, investendo in particolare sulle nuove
generazioni, oggi sottorappresentate nelle istituzioni.
http://www.senonoraquando.eu/
http://laretedellereti.blogspot.it/
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